Sono nato a Cremona nel 1955, ma avrebbe potuto essere qualsiasi altro anno e luogo.
Per anni ho continuato a dipingere tenui atmosfere rarefatte e stemperate, poi, come in uno scoppio, i miei quadri sono diventati spudorate e vivissime costruzioni di forme e di colori.
Ed oggi non penso più che un mio quadro sia la rappresentazione della mia interiorità, ma che sia piuttosto un atto di creazione e non solo di creatività. La creazione di nuovi mondi. Una cosmogonia cromatica, dove la bellezza e l’arte non si legano alla fatica di vivere o alla dolce e malinconica impotenza esistenziale, ma gridano che c’è altro. Parlo della felicità.
Ovviamente nella mia vita ci sono altre cose. Le cose migliori sono spesso indicibili: le raccontano meglio i miei quadri.
Paolo Massimo Ruggeri